Settembre 2021
Lo sappiamo tutti: i forum e i social network, facebook in particolare, sono delle arene dove stanno sempre per scoccare las cinco de la tarde: tori e toreri non mancano mai, pronti ad infilzarsi verbalmente a vicenda.
Certo, condividiamo una passione che storicamente -chissà perché- è prevalentemente mascolina è quindi pervasa dal pungente olezzo di testosterone, nonostante l’età media dei praticanti attuali denunci inesorabilmente una certa stanchezza funzionale delle gonadi.
Competizione, narcisismo, insicurezza, riscatto, cel’hopiùlunghismo, anonimato, protagonismo, distanza fisica e geografica, portati al parossismo dalle recenti reclusioni e castrazioni da pandemia, fanno facilmente imbizzarrire i leoni da tastiera, scatenando flame infiniti anche sui temi più triti e ritriti e degenerando regolarmente in:
- turpiloquio con sconfinamenti nella blasfemia,
- ingiurie personali estese alle famiglie e agli ascendenti diretti,
- diffide dai moderatori ed espulsione dei rei dai gruppi o dai forum,
- strascichi di commenti, pro e contro, protratti per giorni,
(elencati in fedele sequenza).
Le storiche, dotte diatribe di buona memoria, tra analogico e digitale, tra valvole e stato solido, tra delicatezza e impatto fisico, si sono nel tempo arricchite di tutte le infinite varianti in cui è declinata la passione per l’audio.
Basta nominare cavi impegnativi per scatenare un pandemonio tra i sostenitori blasé de “la qualità si paga” e i neopauperisti de “è tutta fuffa”. Le 2 fazioni sono rapidamente affiancate, rispettivamente, da parvenue neo-arricchiti (spesso neo-cafoni o aspiranti tali) e da complottisti, pronti a lanciare strali avvelenati contro la stampa ruffiana, “genuflessa” ai poteri forti e con i suoi immancabili “recensori prezzolati”.
Beh, oltre a rappresentare, guidando il tandem con Bebo, uno dei dualismi più antichi, quello tra ascoltoni e misuroni, voglio approfittare di questo immeritato predellino per fare outing ed esternare il mio pensiero:
HANNO TUTTI RAGIONE!
Sono infatti convinto che l’alta fedeltà, ancor più di altre passioni, si basi su valori diversi per ognuno dei suoi seguaci e che sia incompatibile con verità assolute, indipendentemente dall’autorevolezza di chi le professi. Penso anche che in ciò risieda il suo fascino maggiore.
Del resto, ognuno ha il suo udito, inteso come sistema sensoriale, con un cervello che riceve informazioni tramite il nervo acustico e le elabora non solo secondo le condizioni di salute e di età ma soprattutto secondo le variabili di educazione, di abitudine, di necessità, di stato emotivo, di modelli idealizzati, di pregiudizi e di bias cognitivi, con grosso contributo degli altri sensi: vista, tatto. Forse anche dell’olfatto.
Quindi la scelta audiofila non è solo una faccenda de gustibus e de pecunia ma proprio de sua humanitate.
NON ESISTE IL VALORE ASSOLUTO? QUINDI NON ESISTE IL SISTEMA DEFINITIVO!
Un tale relativismo ecumenico penso che si possa applicare a tutte le dicotomie dell’audio, che a loro volta comprendono infinite sfumature. Ascolti in sordina e in penombra o travolti fisicamente dai decibel? Musica trap o barocca? Monotriodo o mostri dello stato solido? Monovia o multiamplificazione a 5 vie? Trastullarsi tra giradischi e vinile o inzupparsi nella musica liquida? Subwoofer tellurici o vicini cardiopatici? Fascino vintage o concretezza new tech? Priorità all’orecchio, all’occhio o al portafogli? Elitaria high-end iperartigianale o massificato audio industriale? Audiocompromessi di convivenza familiare o misantropi audioeccessi da single incalliti?
Tutte domande che considero prive di risposta assoluta, universale. Professo un convinto agnosticismo.
In Videohifi.com, oltre che scatenare discussioni costruttive, entro le rigide regole di convivenza e civiltà imposte nel forum in preparazione e nel gruppo facebook “Amici di Videohifi”, mi propongo proprio di dare una voce alle opinioni di tutti e la ragione a nessuno.
Insomma, “sarò il garante di tutti”, come opportun(istic)amente dichiara qualsiasi incaricato di nuovo insediamento.
Ai 2 residui lettori che hanno sopportato fin qui questa “supercazzola prematurata”, spero di aver strappato qualche sorriso intelligente e do il mio benvenuto tra gli aggiornamenti settembrini di Videohifi.com.
Buona lettura a tutti.
Francesco Sorino