Giradischi E1

In un periodo particolarmente prolifico per Pro-Ject, arriva un nuovo giradischi entry-level, in 3 finiture e 3 versioni, anche wireless, per adattarsi veramente a tutti.

Capostipite di una nuova serie “budget” (“E” come economy?), sempre fabbricata in Europa, dedicata ai neofiti modaioli, agli esperti in vena di sostituzioni, ai “pentiti” del vinile abbandonato.

Le 3 finiture, bianca nera o noce, ormai abituali per il dinamico fabbricante austriaco, sono unite a 3 allestimenti: “liscio”, con uscita phono; con pre-phono incorporato e uscita a livello linea su connettori dorati; con in più un trasmettitore Bluetooth®5.0 integrato, per l’immediato collegamento senza fili agli amplificatori predisposti o, ancor più direttamente, ai diffusori attivi wireless.

Il giradischi è plug’n’play, fornito di una testina Ortofon OM 5E premontata in fabbrica con tutte le regolazioni del caso. Il braccio da 8,6″ è in alluminio con massa di 7g. Dalle foto sembra privo di indici e scale graduate. In tal caso l’eventuale calibrazione con testine differenti richiederà un minimo di manico.

Il motore, affogato nella base in una specie di MDF nobilitato, opportunamente priva di cavità risonanti, è accoppiato al contropiatto in resina stampata tramite una cinghia piatta.

Come ormai consuetudine, la linea di queste macchine è elegante, di pulitissima essenzialità, al punto che dalle foto non si capisce da dove si mettano in moto e da dove si selezioni la velocità.

I listino, rispettivamente a 299, 329 e 399€, mi sembra premiare la versione intermedia, per chi abbia amplificazioni recenti prive d’ingresso phono e, volendo appena affacciarsi alla riproduzione da vinile, non abbia probabilmente interesse a pre-phono high-end. La versione BT, con tutte le fondate riserve audiofile su un collegamento intrinsecamente con perdita d’informazione (più i dubbi amletici imposti dall’integrazione nel giradischi di un convertitore A/D e di un trasmettitore BT decente), risulta invece una pratica panacea per chi badi al sodo: giradischi+diffusori wireless, e il vinile è servito.

Francesco Sorino

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