Ella Marija Lani Yelich-O’ Connor, in arte Lorde, ha soltanto 24 anni ma ha alle spalle una carriera artistica di tutto rispetto, caratterizzata da numerosi riconoscimenti internazionali tra cui spiccano due Grammy Awards, due Brit Award e tre Music World Awards, giusto per ricordare i più importanti, ma la lista è molto più lunga.
Solar Power è il suo terzo album in studio e giunge 4 anni dopo il notevole successo ottenuto con Melodrama che nel 2017 venne considerato uno dei più bei dischi di quell’anno, tanto da sfiorare per un soffio il Grammy soffiatogli da Bruno Mars ed il suo 24K Magic.
Lorde non è una di quelle cantanti che ama stare sotto i riflettori, lei è tutt’altro che una classica icona del glamour e non ha mai nascosto di preferire la tranquillità del quotidiano alla frenesia dello star system.
Solar Power è un disco abbastanza in linea col precedente Melodrama anche se la linea soft del Mood Freak, come definito dalla stessa Lorde, è ancora più marcata.
Basta ascoltare Mood Ring per rendersi conto di come si abbia a che fare con un’opera che punta più all’intimo che non al “Body Involvement”.
I brani dell’album sono delle ballads giocate tutte su atmosfere fresche, nessun sussulto, anche l’intonazione della voce tende ad una linea di sviluppo discretamente uniforme, come se tutto volesse in assoluto trasmettere prima d’ogni cosa calma e serenità.
Il disco va riascoltato, magari in una condizione in cui non ci si faccia distrarre da altro, io personalmente ho scelto la fruizione da cuffia ed è stato come fare un balzo nel cielo, nuvola dopo nuvola.
Siamo abbastanza lontani dalla Lorde di Royals o di Green Light, dimentichiamo quei ritmi e concediamoci un’isola di tranquillità.
Suonato e registrato molto bene non soffre delle classiche enfatizzazioni di molti prodotti da studio, magari non assurgerà mai a “disco per audiofili”, ma di certo è uno di quelli che negli ultimi tempi si distingue oltre che per la più che ottima quota artistica anche per l’eccellente realizzazione tecnica.
Solar Power e la già citata Mood Ring sono diventate in breve tempo due hit plurivisionate nel web, segno che il messaggio di Lorde è riuscito a raggiungere il pubblico anche se non ci sono guizzi pop e nemmeno “effetti speciali”.
L’album è comunque frutto di un lungo periodo di “meditazione” basti pensare che le sessioni di registrazione sono iniziate nel 2018 e sono terminate a gennaio del 2021, in ogni caso, nel momento di “andare in onda” suppongo si sia cercato di dare un’impronta di omogeneità all’intera opera.
Un’ultima nota che a molti non sarà sfuggita, la copertina di quest’album è stata a vario titolo censurata in quanto presenta una foto abbastanza esplicita di nudo, niente di che, ma si cerca di non stimolare la suscettibilità di chi si professa oltremodo perbenista.
Prendetevi un attimo di pausa, sdraiatevi comodamente sulla vostra poltrona preferita, indossate una cuffia e lasciate fluire uno dopo l’altro i brani di questo Solar Power, un’ottima ricarica per lo spirito.
Pippo Basile