Tra tecnologia e personalizzazione, un’innovazione alla portata di tutti
Sempre più spesso noi appassionati instauriamo un rapporto intimo con i nostri impianti; sempre più spesso ci riferiamo a loro come “i nostri bambini”.
Ascoltare è un momento di intimità; che sia esso un ascolto critico o distratto, spesso ci si sofferma sui dettagli, che sono tutto per un audiofilo.
I dettagli; che ci fanno amare un diffusore, come anche un brano, quel leggero tocco appena udibile delle dita del chitarrista quando sfiorano le corde cambiando accordo, o il suono del respiro del cantante che inspira prima di iniziare.
Sono tutte gioie gratuite che “i nostri bambini” ci regalano e che noi con grande soddisfazione apprezziamo.
Meno “gratuiti” sono tutti quei dettagli e piccole migliorie che noi regaliamo loro. Mi riferisco a tutti i cosiddetti “gadget di contorno”. Quelli grazie ai quali possiamo personalizzare e perché no, anche migliorare, il Bimbo.
Tralasciando per un istante la resa sonora, soffermandoci su quella estetica/funzionale pensiamo ad esempio ai supporti per i cavi, o al problema del cable management in generale, pensiamo ad esempio ai supporti per diffusori da scrivania come anche ai piedini personalizzati per le apparecchiature; pensiamo oppure al supporto per godere della bellissima copertina (in posizione verticale) di un vinile mentre ne ascoltiamo la musica. (Foto1)
Spesso tali gadget e diavolerie abbracciano due tipologie di utenze, opposte ma molto simili.
L’high-end, da un lato, dove si può arrivare a spendere diverse centinaia di euro per un supporto alza-cavi; costosissimi, ma bellissimi!
L’audiofilo medio, dall’altro, il quale pur volendo regalare al suo Bimbo dei nuovi giocattoli, giustamente, si affida alle mani di un artigiano locale o un amico per costruire, il più delle volte in legno, tali gadget low budget.
Queste sono per grandi linee le due fazioni, con tutte le sfumature di colore che esistono nel mezzo.
Se vi dicessi che esiste una terza strada?
Una categoria a sè!
Qualcosa in grado di congiungere i due mondi? Magari aggiungendo anche qualcosa!
Impossibile direte?
E invece no!
Oggi esiste qualcosa di nuovo; qualcosa che, grazie alla tecnologia, ci consente di unire la bellezza dell’High-End alla praticità del legno, ma come promesso non si ferma qui, aggiunge anche la totale e più sfrenata personalizzazione!
Beh, a questo punto avrete già capito a cosa mi riferisco anche dal titolo: la stampa 3D!
Ok, adesso l’abbiamo identificata, ma cosa possiamo fare? A cosa serve a noi audiofili?
Infinite sono le possibilità di impiego, come infinite le personalizzazioni e varianti.
La nostra immaginazione, o quella del designer, sarà di fatti l’unico limite.
Ma parliamo di materiali, la stampa 3D ci consente di impiegare i più variegati materiali, dai semplici polimeri plastici come ad esempio il PLA (Foto 1) finanche ai più eco-friendly, come i filamenti in canapa; passando per i più resistenti come la fibra di carbonio (Foto 2) senza tralasciare il legno! Si anche il legno! Abbiamo quindi massima versatilità materica, per ogni utilizzo ma anche per ogni tasca!
Gianmarco Tudisco